venerdì 24 marzo 2017

selvaggiamente bambini


Questa è la mia illustrazione per Selvaggiamente bambini, la rassegna di eventi dedicati a Maurice Sendak con cui la libreria La Casa sull'Albero festeggia una nuova bellissima sede (via S.Francesco 15, Arezzo) e il suo quarto compleanno.


L'illustrazione si ispira al capolavoro di Sendak Where the Wild Things Are per raccontare anche una nuova storia. Quella di ogni bambino che, soprattutto quando si sente solo, trova nella lettura il mezzo per viaggiare in infiniti luoghi, realizzare i propri desideri e costruire nuovi mondi. 

giovedì 9 marzo 2017

ad occhi chiusi


Ad occhi chiusi sento il tuo respiro.
Ad occhi chiusi, nella stanza, ti cerco tra tanti.
Ad occhi chiusi ti accarezzo, senza guanti. 
Ad occhi chiusi non hai spine, solo rami.
Ad occhi chiusi entro nel bosco.
Ad occhi chiusi un lupo non è feroce.
Ad occhi chiusi la notte non è scura.
Ad occhi chiusi ti vedo e ti conosco.

***

Cinque incontri per superare la linea di confine fra la luce e il buio, scoprendo un altro modo di vedere e, quindi, nuovi modi di sentire: questo è stato Ad occhi chiusi.



Il percorso, che ho progettato e poi realizzato alla scuola secondaria di primo grado F. Severi di Arezzo, è nato per promuovere e sostenere, all’interno di una classe prima, i principi di integrazione, inclusione sociale e accessibilità, rafforzando l’inserimento positivo e  consapevole di un alunno con disabilità visiva, nonché lo spirito di solidarietà e di valorizzazione delle reciproche differenze. 


Abbiamo giocato e realizzato laboratori per la ri-scoperta della globalità sensoriale.



Abbiamo compiuto un viaggio sentimentale tra suoni, odori e sapori e ispirati da Marcel Proust, abbiamo associato ogni esperienza uditiva, olfattiva e gustativa a ricordi personali, stimolando la memoria sensoriale.


Dopo aver accarezzato campioni di materiali differenti, li abbiamo raccolti dentro speciali collezioni: tavole tattili che ora documentano l'esperienza compiuta e le sensazioni provate.



E poi, ancora abbiamo realizzato sequenze tattili, che sono state appese in classe. Un bosco attraverso il quale passare, toccando, sfiorando e decifrando i messaggi nascosti tra i nodi, scritti con un nuovo alfabeto. 


Abbiamo letto e scritto.


E naturalmente abbiamo condiviso pensieri ed emozioni: per  confrontare idee, svelarci agli altri e, quindi, conoscerci meglio.


È stato molto emozionante. Per i ragazzi e anche per me, che ho collegato e annodato tra loro differenti esperienze, creando qualcosa di nuovo: qualcosa di "magico, dove puoi provare molte emozioni e dove puoi staccarti dal mondo circostante", qualcosa che consente di sentirsi "in un altro mondo" e "scomparire nel vuoto". 

Grazie a Roberta Bichi per avermi scelta per questo percorso. Ad occhi chiusi.